Sull’inversione delle gomme le opinioni spesso sono molto divergenti. In genere si tende, secondo l’opinione degli esperti, ad effettuare questa pratica almeno ogni 10.000 chilometri percorsi. Però dobbiamo ricordare a questo proposito che non si tratta di un numero che può essere preso con grande sicurezza, perché ci sono dei fattori in base ai quali è possibile variare anche di molto. Bisogna considerare, inoltre, se si vuole ricorrere all’inversione delle gomme, le dimensioni dei pneumatici anteriori e posteriori e la tipologia di gomme che sono state montate. Ma davvero serve fare l’inversione? Può essere davvero conveniente? Cerchiamo di fare chiarezza.
Perché si dovrebbero invertire i pneumatici
Si possono comprare pneumatici online su 1001pneumatici.it venditore di gomme online e poi eventualmente procedere all’inversione. Le motivazioni che stanno alla base di questa pratica sono specifiche. Infatti coloro che sostengono che l’inversione è importante mettono in evidenza che con questa operazione si riesce ad allungare la durata del battistrada.
Infatti viene spiegato dagli esperti che il consumo delle gomme non è mai uniforme in tutte le loro parti. Generalmente i pneumatici anteriori si consumano in maniera più veloce rispetto a quelli posteriori.
Ma ci sono anche i detrattori, perché alcuni sostengono che non conviene fare l’inversione delle gomme, considerando questa operazione inutile e a volte anche dannosa. Bisogna però tenere conto che le prestazioni dei veicoli negli ultimi anni sono aumentate di molto, quindi è sempre essenziale poter contare su delle gomme che hanno un battistrada nelle perfette condizioni, perché altrimenti l’efficienza dell’auto ne risente.
Come invertire le gomme
C’è un metodo per l’inversione delle gomme ormai piuttosto affermato e un tempo molto diffuso, che però si ritiene attualmente controproducente. Questo metodo consiste nello spostare le due anteriori al retrotreno sullo stesso lato. Invece le ruote posteriori si dovrebbero montare, secondo le prescrizioni di questa pratica, anteriormente ma incrociate. Quindi la posteriore destra andrebbe nella posizione anteriore sinistra e viceversa.
Si consideri che per le auto a trazione posteriore, invece, lo schema è inverso. Se l’automobilista ha a disposizione anche la ruota di scorta, questa potrebbe essere montata al posto di una posteriore.
C’è però anche un secondo metodo, che è più diffuso attualmente e che prevede semplicemente l’inversione delle ruote anteriori e posteriori, evitando però incroci di qualsiasi tipo. Di solito quest’ultima operazione che abbiamo descritto viene effettuata quando sul veicolo sono installati pneumatici direzionali o quando le gomme hanno battistrada a disegno asimmetrico-direzionale.
Dopo l’inversione non è sempre necessario definire una nuova equilibratura, se ci si accorge che le ruote non hanno particolari vibrazioni.
A livello generale bisognerebbe sempre fare una prova su strada per rendersi conto se occorre procedere all’equilibratura.
La non inversione delle ruote
Esiste un’altra opinione che riguarda la possibilità di invertire le ruote. Soprattutto sono sostenitrici di queste opinioni le case produttrici di auto ad alte prestazioni. Queste ultime affermano che non si dovrebbero mai invertire i pneumatici anteriori con quelli posteriori.
La motivazione che viene fornita consiste nel fatto che l’usura della gomma può essere diversa a seconda della posizione del pneumatico. Se la posizione viene cambiata, le prestazioni della ruota ne vengono influenzate in maniera negativa e quindi si potrebbe avere la comparsa di vibrazioni e di rumori di rotolamento che prima dell’inversione invece non erano riscontrati.
Occorre considerare a questo proposito che proprio a seconda delle posizioni in effetti abbiamo un’usura differente dei pneumatici. L’usura di solito si manifesta per le gomme anteriori soprattutto sulle fasce laterali del battistrada. Al contrario sulle gomme posteriori l’usura è più evidente nelle zone centrali. Bisogna precisare anche che le ultime innovazioni consentono di fornire delle gomme con indurimento della mescola, che assicura anche una minore usura nel tempo.